giovedì 25 febbraio 2010

Ricordi

Ieri il 20° anniversario della scomparsa di

SANDRO PERTINI


(Stella San Giovanni, 25 settembre 1896 - Roma, 24 febbraio 1990). Durante la Prima Guerra mondiale Pertini combatté sull'Isonzo e per diversi meriti sul campo nel 1917 gli fu conferita una megaglia d'argento al valore militare. Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto a un periodo di esilio in Francia per evitare una seconda condanna.


Nel 1943 partecipò alla battaglia di Porta S. Paolo nel tentativo di difendere Roma dall'occupazione tedesca.

Nell'Italia repubblicana venne eletto deputato e senatore. Dopo due legislature alla presidenza della camera, l'otto luglio 1978 sarà eletto settimo presidente della Repubblica italiana, in carica dal 1978 al 1985. (Fonte Wikipedia). Come per Giovanni Paolo II, quella di Pertini è una figura a cui molti italiani si sono (e restano) affezionati.



SOTTO LA PRIMA PARTE DEL VIDEO TRATTO DA


"LA GRANDE STORIA"

PRODOTTO DA RAI 3











martedì 23 febbraio 2010

Ambiente

A TARQUINIA BECCATO IL "SOLITO DEFICIENTE"

FINALMENTE UN PO' DI "GIUSTIZIA VERDE"



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Di solito gli zozzoni che inquinano e deturpano boschi e campagne non vengono mai colti sul fatto e quindi se la cavano con molta tranquillità. Non è così per un sessantenne di Tarquinia che è stato beccato dalla Polizia di Stato mentre rovesciava in un fosso una serie di rifiuti speciali tra cui la tipica "vecchia cucina a gas".

Ma porcapaletta! Una volta caricati i rifiuti sul furgone o in macchina, che cavolo ci vuole a portarli all'isola ecologica che a volte è pure più vicina del fosso o del bosco dove si intende scaricare.

Il personaggio rischierebbe una multa fino a 620 euro. Una multa che dovrebbe invece partire da quella cifra. A
Stato, Regioni, Province e Comuni, visto che i bilanci languono ed i tagli incombono, l'invito a recuperare maggiori fondi da chi attenta alla salute pubblica ed al decoro paesaggistico; fondi da gestire a vantaggio della comunità (per esempio "sconti Tarsu") e da investire nell'educazione ambientale dei "piccoli cittadini".

Leggi l'articolo (fonte: Tusciaweb)


martedì 16 febbraio 2010

Cinema


C'ERANO UNA VOLTA

LA
PAROLA E LA STRETTA DI MANO


Premesso che bugiardi e farabutti esistono da sempre, in questo post vorrei concentrare l'attenzione sull' oramai dilagante "costume" di cambiare, a proprio piacimento e convenienza, l'atteggiamento nei rapporti verso il prossimo, sia esso un amico, un parente, un conoscente e, ancora peggio, una persona con cui si è stabilito un rapporto di lavoro. Il non mantenere quello che si è detto, anche solo pochi minuti prima, sembra essere divenuto oramai "normalità". Anzi, oggi è la persona seria ad esser guardata con sospetto. Per non parlare della stretta di mano che oramai non va oltre il semplice saluto. Negli accordi o non la si da più, perchè comunque se ne ricorda e se ne teme l'importante valore oppure, nel caso più sfacciato, la si protende nella più completa malafede.

Fenomeni che nel lavoro sono all'ordine del giorno, ma è nella politica che il "morbo" è divenuto più aggressivo. Ed al momento non si intravedono possibilità di cura. A questo punto il vecchio saggio direbbe di non fare di tutta un erba un fascio. Giusto. Non ci resta che indiduare e selezionare i fili buoni e... sperare...




LA STORIA INSEGNA  che un deterrente al fenomeno era in passato l'istituzione delle Confraternite o delle Corporazioni, a cui quasi tutta la popolazione aderiva. Un deterrente si, ma il potere e il denaro hanno dato sempre alla testa a qualcuno. Comunque il fatto che il furbetto acquisiva un disonore e veniva radiato dalla confraternita nonchè "additato" dalla comunità, diciamo creava molti spunti di riflessione sul compiere o meno una determinata azione. Azione che ricadeva non solo sugli eventuali anni di carcere, ma sull'intera "marcata" esistenza. E pensare che nel periodo in cui alcune confraternite fungevano anche da "banche", il disonore veniva acquisito solamente nel chiedere un prestito. Il confratello doveva uscire dall'ordine e poteva rientrarvi solamente dopo aver restituito la somma più gli interessi in libbre di cera per la chiesa o cappella a cui la confraternita faceva riferimento. A quel punto il confratello riacquisiva l'onore e veniva riammesso a pieno titolo sia dalla confraternita che, di conseguenza, dalla comunità. (fonte: libro della Congregazione dell'arte suaria)




Alcuni degli argomenti esposti sopra vengono trattati dal film di Pupi Avati


IL FIGLIO PIU' PICCOLO





Dal 19 febbraio nelle sale, Avati lascia le atmosfere passatiste o nostalgiche a favore di una vena più cinica, più cattiva. Per raccontare la desolante Italia di oggi: quella dei furbetti del quartierino, delle regole civili e morali che saltano, del gossip mediatico, dei cialtroni che arrivano (quasi) ai vertici del potere finanziario. E a incarnare tutto questo, un Christian De Sica che lascia la tranquilla tradizione cinepanettonica per misurarsi con un ruolo difficile. Un immobiliarista rampante e senza scrupoli: simbolo devastante del Belpaese attuale... segue  (fonte La Repubblica)






mercoledì 10 febbraio 2010

Memoria

CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA

10 FEBBRAIO GIORNATA IN RICORDO DELLE


FOIBE




Gli eccidi perpetrati ai danni di migliaia di cittadini italiani per motivi etnici e politici alla fine e durante la seconda guerra mondiale colpirono la Venezia Giulia e la Dalmazia. Tali eccidi furono per lo più compiuti dall' Armata popolare di liberazione della Jugoslavia. Il nome "Foiba" deriva dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono gettati e, successivamente rinvenuti, i cadaveri di centinaia vittime. (Fonte: Wikipedia).




TRATTI DA "LA STORIA SIAMO NOI":





 
















venerdì 5 febbraio 2010

Trasporti

a proposito della

CIVITAVECCHIA-CAPRANICA-ORTE

Il principio


La linea ferroviaria fu inaugurata il 28 ottobre 1928, in occasione del VI anniversario della "Marcia su Roma" , ed aperta al traffico esattamente un anno dopo. La ferrovia inglobò la tratta Capranica-Ronciglione aperta nel 1894 come diramazione della Roma-Viterbo. Nel 1942 si avviarono i lavori di elettrificazione della linea, bruscamente interrotti dal bombardamento di Civitavecchia del 1943 (la tensione era stata attivata nel frattempo solo nella tratta iniziale fino ad Aurelia). La linea fu riattivata completamente nel 1947.





La chiusura della tratta Civitavecchia-Capranica avvenne il 23 febbraio 1961 per una frana. Rimase in esercizio la tratta Capranica-Orte chiusa anch'essa al traffico regolare il 25 Settembre 1994. L' unico tratto della Civitavecchia-Capranica che è tuttora percorso da treni è quello che va dalla stazione di Civitavecchia allo scalo merci del deposito delle auto denominato "deposito DE.CAR.", corrispondente a circa 4 km. Tra lo scalo merci del DE.CAR. e la stazione di Capranica non c'è il binario.