martedì 9 novembre 2010

Beni culturali


LA CONTRAPPOSIZIONE



imagesDa utilizzatore ed appassionato di nuove tecnologie (molte delle quali senza alcun dubbio meravigliose, geniali, stupefacenti e sicuramente utili... per carità), trovo comunque discutibile l'impiego di soldi pubblici per la ricostruzione virtuale o "aumentata" di un bene culturale quando dello stesso, o di altri, è a rischio la sopravvivenza nel "mondo reale". Sopravvivenza che per cittadini ed istituzioni rappresenta un dovere nei confronti di chi, come noi, ha il diritto di poter  ammirare e "godere" tali beni (nel presente e nel futuro). Gli operatori del settore lamentano la carenza di fondi per la manutenzione, anche per un semplice taglio dell'erba, ma per i progetti che "fanno scena" i soldi si trovano sempre. E' come se, nei prossimi mesi, qualche genio destinasse alcuni milioni di euro per la ricostruzione virtuale di Norchia, tanto per fare un esempio, quando sappiamo tutti in che condizioni versa questa importante area archeologica che registra crolli strutturali oramai annuali.  E' chiaro che al livello di marketing turistico, se bene indirizzate, sono iniziative che possono convincere il turista a scegliere come meta di vacanza la località che ha visitato virtualmente; ma quando poi lo stesso si troverà dinanzi il sito reale pieno di vegetazione e/o mezzo crollato, credo che l'aspettativa oltre ad esser delusa porti anche, al suo ritorno, la cosiddetta pubblicità negativa.  E non credo che la sola comoda visita da casa porti vantaggi per il territorio esplorato, sia in termini di strutture ricettive che di indotto alle produzioni tipiche sia agricole che artigianali.

Riporto sotto due notizie
di questi ultimi giorni, prelevate dallo stesso "giornale" ma relative ad aree differenti, in profonda e preoccupante contrapposizione. Buona riflessione...


 



DOMUS GLADIATORI

vs

FUTOURING





 


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