lunedì 28 dicembre 2009

Approfondimenti

PRESEPE VIVENTE 2009


Curiosità, particolarità e retroscena dell'evento


di A.C.


ottavino, presepe, vetralla


Allo scopo di fornire le giuste informazioni su questa impegnativa manifestazione, anche in seguito alle richieste pervenutemi da parte di numerosi spettatori ai quali era impossibile rispondere durante lo svolgimento dell'evento, mi sono sentito in dovere, consultandomi anche con gli altri organizzatori, di preparare questa scheda di approfondimento che spero possa risultare utile per capire meglio il presepe di quest'anno.


PIAZZA DEL MUNICIPIO


L'animazione preparata in Piazza tenta di ricostruire la venuta a Vetralla, nel 1776 e sotto il pontificato di Pio VI, del cardinale Henry Stuart Duca di York, acclamato protettore della "città" (anche se Vetralla verrà elevata a città dallo stesso papa sette anni dopo).  Le autorità civili e religiose accolgono, insieme al popolo, l'importante e generoso personaggio che salvò più di una volta le proprietà e le rendite della "Terra di Vetralla". Il brano che chiude la scena è tratto da un opera teatrale del 1762 composta da Niccolò Piccinni (1728-1800) il quale, nel dicembre del 1776, alcune fonti lo citano passante da queste parti nel suo spostamento da Roma a Parigi. Per la scena sono state molto utili alcune informazioni tratte dal libro "Travels to Tuscany and Northern Lazio" di Mary Jane Cryan. All'animazione della piazza partecipa anche il Gruppo Sbandieratori Città di Vetralla.

La scena era stata pensata in ambiente a luce soffusa ma alcuni fari che illuminano stabilmente la piazza, nonostante le prove di isolamento dei giorni precedenti, non c'è stato verso di rispegnerli (anche perchè collegati con l'illuminazione pubblica di tutta Vetralla). Come si dice...il "bello della diretta". Per recuperare il ritardo dovuto ai problemi di luce non si sono potute nemmeno svolgere le prove previste, quindi un plauso va ai figuranti che sono riusciti ad entrare subito "nella parte".


IL PERCORSO


L'allestimento del percorso, delle luci e dei locali è stato curato dai ragazzi (e non) dell'Associazione "Amici del Presepe vivente" in collaborazione con la Pro Loco, il Consiglio Comunale dei giovani, la Banda O. Pistella, la Croce Rossa ed alcuni cittadini che poi hanno occupato i locali come figuranti. Ed i figuranti stessi che hanno riproposto arti e mestieri di un tempo. Le musiche del percorso seguono un progressivo arretramento nel tempo partendo appunto dal XVIII secolo fino a giungere al XVI-XV, epoca più o meno evocata dalla conformazione strutturale del rione.


LA CHIESA DI S. GIUSEPPE


ED IL "RITORNO" DELLA VISITAZIONE


Visitazione


L'idea nasce sia dall'esigenza di coprire il buco di cemento rimasto sopra all'altare, sia dalla lettura di alcuni testi nei quali gli autori (Crispini, De Cesaris) citavano lo spostamento di opere che venne effettuato dalla chiesa di S. Giuseppe (o della Visitazione o di S. Maria delle Grazie) a quella appena edificata di S. Maria del Soccorso a Cura.  Dopo aver verificato le fonti con uno storico locale e direttamente con il parroco di Cura,  ho effettuato alcuni scatti alla tela della Visitazione posta all'interno (sopra l'ingresso) della chiesa di Cura. La cosa curiosa è che mentre puntavo l'obiettivo verso il quadro alcuni fedeli, entrando in chiesa, si giravano incuriositi facendo esclamazioni del tipo "e que da do è uscito fòri" , "guarda un pò 'chi sopra che c'è...e chi cià mai fatto caso". Dalle foto abbiamo ricavato una stampa 1:1. Il momento della "ricollocazione" dell'immagine sull'altare ha creato in tutti i presenti un'emozione indescrivibile, amplificata dall'effetto creato dalla luce dei candelieri, gentilmente messi a disposizione da don Luigi, i quali hanno ricreato l'atmosfera "mistica" delle chiese di un tempo. Le letture in latino del prete (per gli amici "don Tricheco") sono tratte dalle pagine dedicate alla Natività del "Missale Romanum" i cui contenuti risalgono al Concilio Tridentino chiuso da Paolo III nel 1563, aggiornati da Urbano VIII nel 1634 e da Clemente XI nel 1714. Le musiche che ho scelto per la chiesa sono dei canti Gregoriani per la maggior parte dedicati alla Madonna (data anche la consacrazione originale del tempio). Un ringraziamento va alla Confraternita della Madonna del Ponte per aver messo a disposizione arredi e corredi della propria chiesa.


LA CAPANNA


presepe vivente vetralla 2009


Allestita alla fine di via del Torrione sempre dall'associazione Amici del Presepe vivente per rappresentare la Natività. Le musiche alternano suoni d'arpa a preghiere corali di varie epoche dedicate alla Natività.


FOTO DEL 27 DICEMBRE E DEL 3 GENNAIO




 

Nessun commento:

Posta un commento